MATISSE
A mio parere ..
. . Le nozze di Figaro sono il capolavoro assoluto del compositore salisburghese. Grazie al talento di Pierre-Augustine Caron de Beaumarchais, alla capacità di Da Ponte di trasformare il testo teatrale in un libretto che nulla toglie alla vivacità di Beaumarchis e a una musica mozartiana che accompagna e sottolinea perfettamente il plot, l’opera scorre senza alcuna pausa per quello che è uno dei vertici assoluti della storia operistica. E non sorprende certo che come il testo francese anche l’opera mozartiana abbia sollevato le perplessità per non dire ostilità delle classi nobili anche perchè accomunata a un Don Giovanni che certo alla nobiltà non faceva sconti. Le nozze richiedono un grande equilibrio della compagine musicale e registica perchè eccessi da una delle due componenti porta inevitabilmente al collasso della produzione.

Non è il caso della produzione bolognese. Per una sua disamina mi sembra giusto sottolineare per prima cosa la direzione di Martijn Dendeviel. Il giovane direttore ha impresso fin dall’ouverture una non comune dinamica all’orchestra privilegiando le singole parti quando protagoniste del discorso musicale e tenendo sempre nel corso dell’opera tempi rigorosi pur concedendo, naturalmente, spazio all’interpretazione vocale. Per una volta abbiamo visto un gesto non convenzionale del direttore che – come spesso non capita – utilizza entrambe le braccia singolarmente (si ricordi in materia Abbado!) e non un parallelismo tanto banale quanto inutile. La riuscita della produzione bolognese è stata anche legata alla uniformità (non banalità, si badi) della compagine di canto che ha tenuto sempre un livello medio-alto in cui solo una voce ha svettato sopra le altre, quella di Mariangela Sicilia nel ruolo della contessa. Una voce eccezionale nei pianissimi, capace di estrarre dalla partitura tutte le sfumature più recondite mentre ove il registro richieda una maggiore vigoria si è percepita qualche durezza. Ma una prestazione di ottimo livello. Figaro (Davide Giangregorio), Susanna (Eleonora Bellocci) e il conte (Vito Priante) sono ottimi professionisti, forse non eccezionali in assoluto ma il loro amalgama ha prodotto un risultato di assoluta qualità. Un discorso a parte per il Cherubino di Cecilia Molinari che in questo caso non ha raggiunto gli stessi livelli di altre produzioni. Il ruolo è certamente complesso e sottoposto all’attenzione rigorosa del pubblico anche per la notorietà delle sue arie. Un risultato buono ma al di sotto delle aspettative. Il resto della compagnia di canto ha svolto con diligenza il proprio ruolo. Quanto alla regia bisogna ringraziare l’assenza di quella componente “creativa” (alla Michieletto, per intenderci) che purtroppo infesta spesso le scene dei teatri. In una scena non certo fastosa (con i tempi che corrono i teatri meno importanti hanno budgets che non consentono grandi scenografie) vengono introdotti i pochi elementi sufficienti a descrivere l’atmosfera. I protagonisti si muovono secondo copione (forse solo il conte non ha una presenza scenica all’altezza degli altri interpreti) e l’uso delle immagini sulle quinte ha avuto risultati controversi. Qualche sbavatura non è mancata, sia per l’allusione lesbica nella prima aria di Cherubino sia nel “trenino” finale che proprio nell’opera non ci “capa”. Non apprezzabile la trasformazione di Cherubino in una sorta di marionetta: il personaggio ha ben altre sfumature da sottolineare. Un pubblico ancora una volta non foltissimo e abbastanza tiepido negli applausi a scena aperta ha comunque tributato un buon successo a queste Nozze.
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(Giovanni Neri 77)
Direttore Martijn Dendievel
Regia e scene Alessandro Talevi
MAESTRO DEL CORO Gea Garatti Ansini
Cast
FIGARO Davide Giangregorio
SUSANNA Eleonora Bellocci
CONTE Vito Priante
CHERUBINO Cecilia Molinari
BARTOLO Francesco Leone
CONTESSA Mariangela Sicilia
MARCELLINA Laura Cherici
BASILIO Paolo Antognetti
DON CURZIO Cristiano Olivieri
ANTONIO Dario Giorgelè
BARBARINA Patricia Daniela Fodor
DUE CONTADINE Chiara Salentino Rosa Guarracino
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Pingback: Dendeviel Avdeeva – Comunale sinfonica 27 Maggio 2023 | Kurvenal: le recensioni musicali
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Ottimo, ottimo, ottimo !!!…. Anch’io credo che Le Nozze sia un capolavoro, non solo di Mozart ma anche uno dei migliori (A volte credo che sia il migliore. Ma poi mi ridimensiono un po’ pensando alla Carmen, al Tristano, alla Salome e all’Elettra, all’Angelo di Fuoco ed anche ad altri).
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Carmen, Carmen…..
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