MATISSE
E’ solo il ..
. . mio amore per il violoncello che mi ha spinto, in una serata fredda e umida, a uscire per ascoltare questo concerto. Un programma che più classico non si può. Due capolavori di due grandi compositori ottocenteschi, di grande difficoltà sia per il violoncello che per il pianoforte. Ludovica Rana (sorella dell’ormai famosa Beatrice pianista) è un’ottima violoncellista, dotata di grande tecnica (intonazione sempre perfetta anche negli acuti al fondo della tastiera, uso sapiente degli armonici). L’unico difetto è che il suono risulta talvolta un po’ flebile ma in realtà la ragione può anche risiedere nell’acustica scellerata della sala Biagi. Una violoncellista che merita di essere riascoltata in una sala adatta a concerti. Anche perchè la pianista non ha avuto la minima accortezza di ridurre l’intensità del suono coprendo spesso il violoncello. come se si trattasse di partitura barocca con basso continuo. In una sala come questa come minimo bisognerebbe chiudere a metà il coperchio del piano e nelle prove chiedere a qualcuno di ascoltare in modo da capire che non si può suonare il “forte” come se si fosse accompagnati da un’orchestra. La Giacopuzzi è una buona, non eccelsa, pianista che in alcuni punti (ad esempio nel primo tempo della sonata di Chopin che presenta passaggi tecnicamente quasi ineseguibili) ha mostrato i propri limiti. E anche dal punto di vista interpretativo non è andata oltre a un buon professionismo, ma niente di più. Come unico bis una trascrizione per violoncello e piano della celebre e bellissima aria del Samson e Dalila di Saint-Saëns “Mon coeur s’ouvre a ta voix“. Una scelta assolutamente insensata: non esistono brani composti apposta per violoncello e piano? E comunque NON si può annunciare un bis con lo stesso tono di voce flebile con cui si parlerebbe al compagno di banco. Allora meglio lasciare al pubblico il compito di indovinare. (Ammenda se sbaglio brano ma non credo..)
Da segnalare che per questo come per i concerti futuri di Musica Insieme NON è indicato nella locandina il programma ma solo una “interpretazione” fantasiosa dei brani eseguiti. Chi decide di partecipare a un concerto ha il diritto di sapere cosa verrà eseguito per decidere se di interesse o meno. Cosa non si fa per essere “originali”…
Programma
J. Brahms: Sonata n.2, op.99 in Fa maggiore
F. Chopin: Sonata op. 65 in Sol minore