Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
… di quella sparuta pattuglia di amanti della musica classica contrari al concerto di Conte alla Scala ricevendo anche la dovuta dose di insulti (ne ho pubblicato solo uno come esempio, cassando gli altri come da regola di Kurvenal). Per capire coloro che invece erano favorevoli basterebbe guardare nuovamente le interviste TV fatte alla Scala in occasione del “concerto”. Personaggi che MAI mettono piede nella sala del Piermarini (Sgarbi, Giovanotti etc.) se non per la passarella mediatica della “prima”. Se interrogati in tema di musica e della sua storia farebbero scena muta come scolaretti impreparati. Non è certo una profanazione che Conte si sia esibito ma il dubbio è che si sia aperta una falla che in nome del “business” renda la Scala una sorta di arena per l’esibizione dei più sgangherati complessi musicali, nella peggiore delle ipotesi una rivisitazione del kitch di Sanremo. Vedremo, ma la cautela avrebbe dovuto suggerire più attenzione anche perché mi immagino che, affamate di fondi, altre fondazioni musicali si sentiranno autorizzate a scimmiottare il tempio dell’opera italiana. Una domanda: qualcuno si immagina la stessa cosa a Bayreuth, alla Staatsoper di Berlino, all’Opera di Parigi, alla Royal Opera House di Londra etc.? E se no perchè?
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(Giovanni Neri 77)
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6 risposte a "Conte alla Scala – Kurvenal 21 Febbraio 2023"
Buongiorno.
Temo che Paolo Conte alla Scala sia stato solo l’inizio…
Il giorno 2 maggio Giorgia (cantautrice romana, che ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo…) aprirà il suo nuovo Tour al…Teatro San Carlo di Napoli, attualmente chiuso per restauri. E, non vorrei sbagliarmi, sarà il suo concerto e non un recital o un’opera lirica o un concerto di musica classica, a restituire il Teatro ai napoletani dopo il periodo di chiusura. Mala tempora currunt….
Il mio malumore non è la profanazioone di un tempio (un’opera é fonte di piacere e non una cosa sacra). Ma è la sensazione che la lirica pian piano possa essere sopstituita da un altro tipo di musica che può essere di ottima qualità ma di un altro circuito.
Di Conte ho un simpatico disco “un gelato al limon” ,ascoltato poche volte perché’ mi sembrava musicalmente insipido se non brutto (brutto la voce brutta la musica modesti i testi ) lo comprai solo perché’ non potevo avere solo Dalla , Guccini e De Gregori tra i miei LP e poi quei testi strani facevano chic come tutte le cose di sinistra ,soprattutto se non si capiscono .Detto ciò credo che la Scala sia ancora uno dei pochi luoghi sacri in Italia insieme a S.Pietro dove sacro “si riferisce a tutto ciò’ che e’connesso all’esperienza di una realtà’del tutto particolare rispetto alla quale l’uomo si sente inferiore e prova una sensazione di smarrimento “(Treccani) Io credo che assistiamo ogni giorno a un continuo e instancabile desiderio di dissacrare o profanare quindi che Conte si sia esibito alla Scala non mi meraviglia ciò’ che mi stupisce e ‘che qualcuno l’abbia permesso !non c’erano altri luoghi a Milano dove farlo cantare ?(teatro Dal Verme per es) o forse lo spettacolo alla Scala era necessario per dimostrare che abbiamo un nuovo Kurt Weil?
Saluti
Massimo
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Buongiorno.
Temo che Paolo Conte alla Scala sia stato solo l’inizio…
Il giorno 2 maggio Giorgia (cantautrice romana, che ha partecipato all’ultimo Festival di Sanremo…) aprirà il suo nuovo Tour al…Teatro San Carlo di Napoli, attualmente chiuso per restauri. E, non vorrei sbagliarmi, sarà il suo concerto e non un recital o un’opera lirica o un concerto di musica classica, a restituire il Teatro ai napoletani dopo il periodo di chiusura. Mala tempora currunt….
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“Money (and sex) make the world go round”….. Malissima tempora….
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Il mio malumore non è la profanazioone di un tempio (un’opera é fonte di piacere e non una cosa sacra). Ma è la sensazione che la lirica pian piano possa essere sopstituita da un altro tipo di musica che può essere di ottima qualità ma di un altro circuito.
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È anche la mia opinione ovviamente
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Di Conte ho un simpatico disco “un gelato al limon” ,ascoltato poche volte perché’ mi sembrava musicalmente insipido se non brutto (brutto la voce brutta la musica modesti i testi ) lo comprai solo perché’ non potevo avere solo Dalla , Guccini e De Gregori tra i miei LP e poi quei testi strani facevano chic come tutte le cose di sinistra ,soprattutto se non si capiscono .Detto ciò credo che la Scala sia ancora uno dei pochi luoghi sacri in Italia insieme a S.Pietro dove sacro “si riferisce a tutto ciò’ che e’connesso all’esperienza di una realtà’del tutto particolare rispetto alla quale l’uomo si sente inferiore e prova una sensazione di smarrimento “(Treccani) Io credo che assistiamo ogni giorno a un continuo e instancabile desiderio di dissacrare o profanare quindi che Conte si sia esibito alla Scala non mi meraviglia ciò’ che mi stupisce e ‘che qualcuno l’abbia permesso !non c’erano altri luoghi a Milano dove farlo cantare ?(teatro Dal Verme per es) o forse lo spettacolo alla Scala era necessario per dimostrare che abbiamo un nuovo Kurt Weil?
Saluti
Massimo
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Money……
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