Sinfonica

Salome – La scala 31 Gennaio 2023


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MATISSE
Ripeto quanto  ..
.. già scritto il 20 Febbraio 2021 (Salome  – La Scala 20 Febbraio 2021) in occasione della recita in streaming a causa del Covid.  Il libretto derivato dalla tragedia di Oscar Wilde riflette con pochissime modifiche il testo originale dello scrittore inglese (tradotto natualmente in tedesco). Si sa che di certo non sono un fan di Damiano Michieletto (anzi!) ma qualche volta anche i peggiori hanno un guizzo di eccellenza ed è in questo caso la Salome.  Naturalmente c’è tutto il barocchismo di Michieletto (chi sono i personaggi che compaiono talvolta?) e le  scenografie esasperate ma il risultato è di ottima qualità a partire dall’inizio che introduce  l’atmosfera drammatica e cupa del dramma a finire con la schiera di angeli (o demoni?) con le ali nere che fanno da cornice all’azione.
Salome Scala III 2023
E di certo al di là dell’ascensore con cui compare (e scompare) Jochanaan va sottolineato il banchetto del tetrarca ed Erodiade in costumi moderni, quasi a simboleggiare l’atemporalità della vicenda con il contrasto insanabile fra una visione pagana e terrena dell’esistenza e una protesa verso il trascendente anche a costo della vita. Non è necessario dare un’interpretazione puntuale di tutte le scene (ad esempio quella della Salome bambina che porge a Erode una maschera tragica a simboleggiare una violenza incestuosa che si perpetua da sempre) ma ciò che conta è che ciascuna contribuisce a rafforzare l’atmosfera tragica e il dramma inevitabile dei personaggi. Anche la famosa (o famigerata) “danza dei sette veli” viene risolta con una sorta di fuga di Salome dagli uomini che vorrebbero possederla. Salome nonostante le molteplici esecuzioni in tutto il mondo è un dramma di difficile rappresentazione con la sua esasperata sensualità che ne impedì per vari anni la prima: questa è una delle migliori – scenograficamente parlando – cui ho assistito.
Salome Scala II 2023
Vista in presenza la scenografia è risultata persino migliore. Anche da un punto di vista musicale l’opera è stata assolutamente eccellente (come quasi sempre per gli spettacoli della Scala). Assolutamente superlativa la Salome del soprano lituano Vida Miknevičiūtė in una parte impervia tecnicamente e estenuante dal punto di vista fisico. Salome canta ininterrottamente dall’inizio alla fine (110 mins.) ma la qualità del suo canto è stata in ogni risvolto eccezionale così come la sua presenza scenica. Una prestazione che svetta sopra ogni altro cantante a partire dalle prestazioni di Wolfgang Ablinger-Sperrhacke come Herode e  Linda Watson come Herodias di buon ma non superlativo livello. Molto bravo Tomasz Konieczny nella parte di Jochanaan che non ha fatto troppo rimpiangere Michael Volle sostituito nell’ultima replica. Nella norma tutti gli altri.
Salome Scala I 2023
Un plauso comunque anche alla direzione di Axel Kober che ha saputo estrarre dalla partitura giovanile di Strauss tutti i colori e le sfumature del dramma.  Grandissimo successo di un pubblico che gremiva la sala in ogni ordine e un giusto tributo alla protagonista. Venendo dal Fliegende Hollander di Bologna sembrava di essere catapultati in un’altra dimensione.
Happy
Happy
PS L’anomalia sull’invio di messaggi in occasione di un nuovo post è stata risolta
(Giovanni Neri 77)
Direttore

Axel Kober

Regia Damiano Michieletto
Scene Paolo Fantin
Costumi Carla Teti
Luci Alessandro Carletti
Coreografia Thomas Wilhelm
ripresa da Erika Rombaldoni

CAST

Herodes Wolfgang Ablinger-Sperrhacke
Herodias Linda Watson
Salome Vida Miknevičiūtė
Jochanaan  Tomasz Konieczny
Narraboth Sebastian Kohlhepp
Ein Page der Herodias Lioba Braun
Fünf Juden  Matthäus Schmidlechner, Matthias Stier, Patrick Vogel, Patrik Reiter, Horst Lamnek
Zwei Nazarener Jiří Rajniš, Sung-Hwan Damien Park
Zwei Soldaten Alexander Milev, Bastian Thomas Kohl
Ein Kappadozier Matías Moncada
Ein Sklave Hyun-Seo Davide Park
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I repeat what I already wrote on February 20, 2021 (Salome – La Scala February 20, 2021) for the streaming performance due to Covid.  The libretto derived from the tragedy of Oscar Wilde reflects with very few modifications the original text of the English writer (naturally translated into German). It is well known that I am certainly not a fan of Damiano Michieletto (indeed!) but sometimes even the worst have a flicker of excellence and it is in this case the Salome.  Of course there is all the baroque of Michieletto (who are the characters that sometimes appear?) and the exasperated sets but the result is of excellent quality starting from the beginning that introduces the dramatic and dark atmosphere of the drama to end with the array of angels (or demons?) with black wings that frame the action. And certainly beyond the elevator with which Jochanaan appears (and disappears) the banquet of the tetrarch and Herodias in modern costumes should be emphasized, as if to symbolize the timelessness of the story with the irreconcilable contrast between a pagan and earthly vision of existence and a reaching out towards the transcendent even at the cost of life. It is not necessary to give a precise interpretation of all the scenes (for example that of the child Salome who hands Herod a tragic mask to symbolize an incestuous violence that has always been perpetuated) but what matters is that each one contributes to reinforce the tragic atmosphere and the inevitable drama of the characters. Even the famous (or infamous) “dance of the seven veils” is resolved with a sort of escape of Salome from men who would like to possess her . Salome despite the multiple performances around the world is a drama of difficult representation with its exasperated sensuality that prevented for several years the premiere: this is one of the best – scenically and musically speaking – I have witnessed. Watched in presence, the scenography is even better. Also from a musical point of view the opera was absolutely excellent (as almost always for La Scala). Absolutely superlative the Salome by the Lithuanian soprano Vida Miknevičiūtė in a technically impervious and physically exhausting part. Salome sings without interruption from beginning to end (110 mins.) but the quality of her singing was in every aspect exceptional  as well as her stage performance. A performance that stands out above all other singers starting from the performances of Wolfgang Ablinger-Sperrhacke as Herode and Linda Watson as Herodias of good but not superlative level. Very good Tomasz Konieczny as Jochanaan who did not make to regret too much Michael Volle replaced in the last replica. In the norm all the others. However, the praise also goes to the direction of Axel Kober who was able to extract from Strauss’s youthful score all the colors and nuances of the drama.  Great success of an audience that filled la Scala in every order and a fitting tribute to the protagonist. Coming from Der fliegende Hollander in Bologna it seemed to be catapulted into another dimension.
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