MATISSE
Il titolo ..

Prova maiuscula da un punto di vista vocale del basso Ildar Abdrazakov perfettamente inserito nella parte di Boris che ripercorre i fasti della tradizione slava di grandi bassi. Un po’ meno felice dal punto di vista scenico che è risultato carente, visto che la vicenda di Boris ha un potente risvolto drammatico che richiederebbe la capacità di esprimere il tormento del personaggio unitamente alla sua spietatezza e al suo delirio di onnipotenza (sottolineato costantemente dalla carta geografica della Russia). Contrariamente alle molteplici critiche positive ho trovato non sufficientemente drammatica la scena della morte di Boris dove troppi “mezzavoce” hanno tolto il giusto peso alla drammaticità della scena. Ma si tratta di impressione soggettiva che nulla toglie alla valutzione complessiva.

Sempre all’altezza della grandiosità della messa in scena anche gli altri personaggi con l’esclusione del Pimen di Ain Anger di emissione e intonazione talvolta incerta. Ottima invece la prestazione di Norbert Ernst come principe Šujskij che ai mezzi vocali all’altezza aggiunge una significativa capacità scenica per sottolineare la doppiezza del personaggio. Nelle parti di Ksenja e Fëdor si fanno apprezzare Anna Desinova e Lilly Jørstad. Ineccepibile la nutrice di Agnieszka Rehlisl. In un’opera che offre poche possibilità alle voci femminili ottime le prestazioni di Anna Desinova e Lilly Jørstad nelle parti di Ksenja e Fëdor come all’altezza della situazione la nutrice di Agnieszka Rehlis.

non riesco a trovare commenti alla prestazione di orchestra e direzione. Intenzionale?
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È vero, una mancanza di cui mi scuso. Nei prossimi giorni completo il post. Attualmente sono all’estero
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