Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
Bell Dugan – Bologna Musica Insieme 24 Ottobre 2022
MATISSE
Ci sono casi ..
..in cui scrivere una recensione mi è oggettivamente difficile. Ho assistito più volte a un concerto di Joshua Bell e tutte le volte ho avuto una sensazione di mixed feeling. Nessun dubbio che appartenga alla classe dei grandi violinisti ma c’è qualcosa nel suo approccio che non mi convince del tutto. E’ certamente un violinista πολυτροπος (come Odisseo) che ha abbracciato nel suo repertorio quasi tutte le forme musicali (dal classico, al jazz, al country etc.) – e questo va ovviamente a suo totale merito – ma nel campo classico non mi sentirei di collocarlo all’altezza di alcuni grandi maestri, Vadim Repin tanto per fare un nome (che io considero assolutamente al vertice concertistico del violino). Accettando una comprensibile accusa di pressapochismo (ma sono qui per essere crocifisso in materia!) direi in modo molto, molto impreciso che mi sembra che suoni sempre “americano”. Non mi si chieda cosa intendo: è quella sensazione di un background da new world che manca del grande sedimento della tradizione europea, cosa che peraltro non vale per altri grandi interpreti al di là dell’oceano (si pensi a Perahia), ma per Bell si. In ogni modo, in duo con un pianista di grande valore -Dugan – ha eseguito un programma di vasto respiro che ha spaziato da Beethoven a Bartòk e concluso (almeno fino a quando sono rimasto in sala) con due bis di gusto molto discutibile: una sua trascrizione di un celebre notturno di Chopin e la virtuosistica ma musicalmente orribile Tarantella di Wieniawski, ovviamente eseguita in modo da strappare un facile applauso a un pubblico di bocca buona.
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Programma
Ludwig van Beethoven (1770 –1827)Sonata n. 2 in la maggiore op. 12 n. 2 (1799)
Robert Schumann (1810 – 1856) Sonata n. 2 in re minore op. 121 – Grosse Sonate (1851)
Claude Debussy (1862 –1918) Sonata n. 3 in sol minore L 148 (1917)
Bela Bartók (1881 –1945) Rapsodia n.1 Sz. 86 (1928)
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There are cases where writing a review is really difficult for me. I attended Joshua Bell concerts several times and every time I had a mixed feeling. No doubt that he belongs to the class of great violinists but there is something in his approach that does not convince me completely. He is certainly a volinist πολυτροπος (like Odysseus) who has embraced in his repertoire almost all musical forms (from classical to jazz, to country etc.) – and this goes obviously to his total credit – but in the classical field I would not place him at the level of some great masters, Vadim Repin just to make a name (which I consider absolutely the top of the violinists). Accepting an understandable accusation of carelessness (but I’m here to be crucified on the subject!) I would say in a very, very imprecise way that it seems to me that his performances always sound “american“. Don’t ask me what I mean: it’s that feeling of a new world background that lacks the great sediment of the European tradition, something that is not true for other great performers across the ocean (think of Perahia). In any case, in duo with a pianist of great value – Dugan – he performed a wide-ranging program that ranged from Beethoven to Bartòk and concluded (at least as long as I remained in the hall) with two encores of very questionable taste: his transcription of a famous nocturne by Chopin and the virtuosic but musically horrible Tarantella by Wieniawski, obviously performed in such a way as to snatch an easy applause from a forgiveful audience.
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2 risposte a "Bell Dugan – Bologna Musica Insieme 24 Ottobre 2022"
DAI DETTAGLI SI COMPRENDONO MOLTE COSE , IN QUESTO CASOI BIS HANNO DATO IL TONO DI UN MEDIOCRE CONCERTO DI UN MUSICISTA CHE NON CREDO SI POSSA ASCRIVERE ALL’ EMPIREO DEI VIOLINISTI.IL SALUTO INIZIALE FATTO ASCOLTARE IN REGISTRAZIONE MI E’ SEMBRATO DEL TUTTO SUPERFLUO.
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DAI DETTAGLI SI COMPRENDONO MOLTE COSE , IN QUESTO CASOI BIS HANNO DATO IL TONO DI UN MEDIOCRE CONCERTO DI UN MUSICISTA CHE NON CREDO SI POSSA ASCRIVERE ALL’ EMPIREO DEI VIOLINISTI.IL SALUTO INIZIALE FATTO ASCOLTARE IN REGISTRAZIONE MI E’ SEMBRATO DEL TUTTO SUPERFLUO.
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Concordo su tutto, ovviamente
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