MATISSE
Un programma ..
... decisamente eccessivo come lunghezza e molto impegnativo per gli esecutori con parecchi brani virtuosistici, tipico dei giovani violinisti che vogliono mettersi in mostra. Ma, per una volta, cominciamo dalla fine. Il giovane violinista zazzeruto dovrebbe imparare il galateo musicale (e non) che impone che quando una protagonista appartiene al gentile sesso deve uscire e entrare per prima e non accodarsi come una inutile suppellettile al divo. Il concerto ha avuto alti (alcuni) e bassi (parecchi). Cominciamo dalla pianista che ha eseguito delle note, non ha suonato, dando costantemente l’impressone di essere più ansiosa di non sbagliare che di accompagnare o meglio integrarsi con il violinista. Impresa non sempre riuscita perché nel secondo tempo della sonata di Franck gli strafalcioni non sono mancati. Conosco la partitura e certamente alcuni passaggi sono impervi ma se si esegue il brano si deve essere certi di dominarlo e non di essere dominati. Quanto al violino di Colombo si può certamente apprezzare il virtuosismo (non sempre immacolato, non sono mancati errori di intonazione) ma è l’aspetto più propriamente musicale che è mancato. Cito – ad esempio – alcuni attacchi nel recitativo di Franck insufficientemente intensi e l’assenza di suono nelle agilità del brano di Paganini. Eseguire note e salti difficili non sostituisce il fatto che si deve suonare e non partecipare a una gara di atletica dei 100 metri piani. Insomma molto, moltissimo da migliorare per entrambi gli esecutori. Una clacque locale al limite del ridicolo ha applaudito il concerto terminato con un bis musicalmente orribile di – si poteva avere dubbi? – di
(Giovanni Neri – 75)
Programma
W,A,Mozart Sonata KV 305
M.d.Falla Suite espagnole
N.Paganini Variazioni su “Dal tuo stellato soglio” dal Mosé di Rossini
C.Franck Sonata in la maggiore
C.Saint-Saëns Havanaise
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