Ovviamente,
… Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni ma fa un po’ specie la lettera pubblicata per intero sulla edizione bolognese di Repubblica in cui si esprimono sperticate lodi del sovrintendente del teatro comunale evitando ogni raffronto con altri teatri. Il dubbio di una missiva “suggerita” è inevitabile anche perché pare che il sovrintendente non sia neppure capace di controllare ancora una volta il suo ufficio stampa. Si veda in proposito quanto pubblicato su Facebook il 28 Luglio
Abbiamo In Regione un nuovo assessore alla
Cultura molto desideroso di lavorare . Ed è già frenetica, seppure sotterranea, la corsa alla carica di Sindaco di Bologna. Entrambi questi mandati dovranno fare i conti con un progetto
culturale di respiro più che nazionale , auspicabilmente almeno europeo. L’ attuale gestione del Teatro Comunale è in grado di apportare idee (dico idee e non letterine di incoraggiamenti) o sarà un peso morto?
E noi, spettatori bolognesi, ci accontentiamo di un cartellone da Dopolavoro o vogliamo una finestra sul futuro dell’ arte?
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Propendo per il peso morto…
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