Frei aber einsam – Un sito irriverente e libero che recensisce gli eventi musicali. -Di tutti disse mal fuorché di Cristo scusandosi col dir "non lo conosco" – (Epitaffio di Pietro Aretino)
.. indovina quale istituzione “culturale” bolognese – l’unica – non solo non ha ottemperato all’obbligo di restituzione (obbligatoria per legge) delle cifre dell’abbonamento ma non ha neppure risposto alle richieste reiterate di chiarimenti in proposito? Lascio indovinare.. Una istituzione gestita in modo dilettantesco da un banda di maleducati (alle e-mails di chi ha versato cifre non secondarie almeno si risponde!) e che immeritatamente occupa Largo Respighi… Dovrei rivolgermi a un avvocato?
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Il Teatro Comunale di Modena si comporta così, arrivando a inviare anche un secondo invio:
“ secondo invio
Gentile abbonato,
se non avete già precedentemente fatto la richiesta di voucher, oppure comunicato di aderire alla campagna #IORINUNCIOALRIMBORSO -mostrandoci così vicinanza e sostegno-, Vi ricordiamo che si avvicina la scadenza per richiedere il rimborso tramite l’emissione di voucher ai sensi del decreto ministeriale DL 17/3/2020 n. 18- e successive modifiche.
Incredibile: c‘é un limite per chiedere il rimborso e il comunale di Bologna non dice niente? Vergogna!!!!!! La solita cialtronaggine da levantini. Ho provveduto a inviare per PEC e per email normale la richiesta di rimborso e suggerisco a tutti quelli che desiderano il rimborso di affrettarsi per evitare che passino i termini. Non ho parole per definire questo comportamento
Il Decreto-legge “Cura Italia” (n. 18 del 17 marzo 2020 e s.m.i.) disciplina le modalità di rimborso per i possessori di titolo d’accesso per le recite degli spettacoli annullati a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19. Il Decreto Legge, all’articolo 88, prevede il rimborso tramite “l’emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro 18 mesi dall’emissione” (salvo ulteriori proroghe normative).
Grazie, conoscevo perfettamente il dettato del decreto. Ma dove sono i moduli per la richiesta dei vouchers richiesti al comunale senza ricevere risposta?
Buongiorno, “al termine del periodo di sospensione degli eventi coinvolti una volta comunicata l’eventuale riprogrammazione degli spettacoli sarà disponibile un unico voucher corrispondente all’importo delle recite non fruite, con modalità di utilizzo del voucher stesso e le nuove proposte di spettacoli”.
Questo quanto comunicato dal Comunale.
Non sono pratico ma credo che un titolo di ingresso costituisca un contratto dove a fronte di un pagamento ottengo una prestazione. Ho anticipato denaro scegliendo date in base ai miei impegni. Se uno spettacolo viene spostato, posso capire le “cause di forza maggiore”. Ma se sono sette o otto le date spostate ecco che la cosa mi gira male. Perché devo lasciare centinaia di euro al teatro senza avere un idea di cosa e come mi verrà propinato? E per cortesia non mi si chieda di rinunciare ad un rimborso e lasciare i denari per solidarietà. La beneficenza la faccio a chi la merita, tipo l’orchestra dei giovani del Conservatorio e non a una istituzione con un budget di decine di milioni di euro.
Ormai non ho più „epiteti“ sufficienti a definire una banda di incompetenti che a parte pietire aiuto non propongono nulla di serio. Insomma i miei soldi sono confiscati senza prospettiva. Appropriazione indebita?
Sono proprio d’accordo con lei. Anch’io ho scritto una e-mail certificata per chiedere il rimborso di due abbonamenti o, quantomeno, chiarimenti in merito. E’ passato più di un mese e non è arrivato uno straccio di risposta. Davvero indecoroso. Ero dell’idea di rinunciare al rimborso, una volta che me l’avessero offerto. Ora non più.
sono un abbonato del Teatro Comunale. Le inoltro la mail ricevuta in data 13 maggio, in cui mi si comunica la possibilità di ricevere un “voucher corrispondente all’importo delle recite non fruite”. Cordiali saluti
Ci sarà stato qualche disguido nella gestione della mail list del Comunale. La notizia comunque è, per tranquillizzare lei e i lettori del suo blog, che sono previsti rimborsi tramite voucher.
Il fatto che ci sia stato un disguido nella gestione della mailing list è la prova provata dell’organizzazione dilettantesca (eufemismo) del teatro. Sono membro della Berlin Staatsoper e di Glyndebourne e mai si è verificato un simile errore che comunque avrebbe portato al licenziamento in tronco del responsabile. Ripeto: “tout se tient”. Se il sovrintendente non licenzia il responsabile è evidentemente da licenziare il sovrintendente.
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Il Teatro Comunale di Modena si comporta così, arrivando a inviare anche un secondo invio:
“ secondo invio
Gentile abbonato,
se non avete già precedentemente fatto la richiesta di voucher, oppure comunicato di aderire alla campagna #IORINUNCIOALRIMBORSO -mostrandoci così vicinanza e sostegno-, Vi ricordiamo che si avvicina la scadenza per richiedere il rimborso tramite l’emissione di voucher ai sensi del decreto ministeriale DL 17/3/2020 n. 18- e successive modifiche.
Le istruzioni le trovate nella Home page del sito del Teatro Comunale, alla pagina seguente: https://www.teatrocomunalemodena.it/news/emergenza-covid19-annullamento-spettacoli-rimborsi-e-informazioni/9634/”
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Incredibile: c‘é un limite per chiedere il rimborso e il comunale di Bologna non dice niente? Vergogna!!!!!! La solita cialtronaggine da levantini. Ho provveduto a inviare per PEC e per email normale la richiesta di rimborso e suggerisco a tutti quelli che desiderano il rimborso di affrettarsi per evitare che passino i termini. Non ho parole per definire questo comportamento
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Il Decreto-legge “Cura Italia” (n. 18 del 17 marzo 2020 e s.m.i.) disciplina le modalità di rimborso per i possessori di titolo d’accesso per le recite degli spettacoli annullati a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19. Il Decreto Legge, all’articolo 88, prevede il rimborso tramite “l’emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro 18 mesi dall’emissione” (salvo ulteriori proroghe normative).
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Grazie, conoscevo perfettamente il dettato del decreto. Ma dove sono i moduli per la richiesta dei vouchers richiesti al comunale senza ricevere risposta?
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Buongiorno, “al termine del periodo di sospensione degli eventi coinvolti una volta comunicata l’eventuale riprogrammazione degli spettacoli sarà disponibile un unico voucher corrispondente all’importo delle recite non fruite, con modalità di utilizzo del voucher stesso e le nuove proposte di spettacoli”.
Questo quanto comunicato dal Comunale.
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…non a me e ad altri..
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Intendevo che si è capito che non c’è proprio nulla da fare, temo…
Nulla cambierà, nei fatti.
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Penso che questa pandemia abbia aperto gli occhi anche ai più ottimisti. Soprattutto riguardo alla possibilità di cambiare le cose.
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Non sono pratico ma credo che un titolo di ingresso costituisca un contratto dove a fronte di un pagamento ottengo una prestazione. Ho anticipato denaro scegliendo date in base ai miei impegni. Se uno spettacolo viene spostato, posso capire le “cause di forza maggiore”. Ma se sono sette o otto le date spostate ecco che la cosa mi gira male. Perché devo lasciare centinaia di euro al teatro senza avere un idea di cosa e come mi verrà propinato? E per cortesia non mi si chieda di rinunciare ad un rimborso e lasciare i denari per solidarietà. La beneficenza la faccio a chi la merita, tipo l’orchestra dei giovani del Conservatorio e non a una istituzione con un budget di decine di milioni di euro.
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Ormai non ho più „epiteti“ sufficienti a definire una banda di incompetenti che a parte pietire aiuto non propongono nulla di serio. Insomma i miei soldi sono confiscati senza prospettiva. Appropriazione indebita?
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Sono proprio d’accordo con lei. Anch’io ho scritto una e-mail certificata per chiedere il rimborso di due abbonamenti o, quantomeno, chiarimenti in merito. E’ passato più di un mese e non è arrivato uno straccio di risposta. Davvero indecoroso. Ero dell’idea di rinunciare al rimborso, una volta che me l’avessero offerto. Ora non più.
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Gentile professor Neri,
sono un abbonato del Teatro Comunale. Le inoltro la mail ricevuta in data 13 maggio, in cui mi si comunica la possibilità di ricevere un “voucher corrispondente all’importo delle recite non fruite”. Cordiali saluti
Francesco Parazzoli
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Io non ho ricevuto nulla!
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Ci sarà stato qualche disguido nella gestione della mail list del Comunale. La notizia comunque è, per tranquillizzare lei e i lettori del suo blog, che sono previsti rimborsi tramite voucher.
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Il fatto che ci sia stato un disguido nella gestione della mailing list è la prova provata dell’organizzazione dilettantesca (eufemismo) del teatro. Sono membro della Berlin Staatsoper e di Glyndebourne e mai si è verificato un simile errore che comunque avrebbe portato al licenziamento in tronco del responsabile. Ripeto: “tout se tient”. Se il sovrintendente non licenzia il responsabile è evidentemente da licenziare il sovrintendente.
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