Cameristica, Recensioni

Mario Brunello – Musica Insieme Bologna 4 Dicembre 2017

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Vale esattamente quanto già scritto il 6 Febbraio 2107
Molto spesso nel corso dei concerti e delle opere alcuni sventurati accendono il telefonino nel corso delle esecuzioni. Non sempre trillano le suonerie ma la luce emessa è estremamente fastidiosa ed è da dubitare che i messaggi email da leggere siano quelli di Trump che chiede consiglio se sganciare l’atomica sulla Corea del Nord. Sarebbe quindi indispensabile che nelle avvertenze che precedono ogni spettacolo, nelle quali si ricorda di spegnere le suonerie, venisse anche richiesto di non accendere i diabolici dispositivi per alcun motivo. 
PS Un “blogger” non è un oracolo e commette inevitabilmente errori (il minimo possibile..). Ricevo spesso “correzioni” non sempre fondamentali e non sempre precise. Così come io mi sottopongo al giudizio altrui con nome e cognome così chi vorrà avere la bontà di segnalarmi eventuali errori o imprecisioni dovrà farlo unicamente mandando un commento: a ognuno la propria responsabilità.
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Programma
Johann Sebastian Bach   Suite n. 2 in re minore BWV 1008, Sonata n. 3 in do maggiore BWV 1005, Partita n. 1 in si minore BWV 1002, Suite n. 6 in re maggiore BWV 1012
 

Apology:  i
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6 risposte a "Mario Brunello – Musica Insieme Bologna 4 Dicembre 2017"

  1. Maria Cristina Marcucci ha detto:

    Diciamo che era di carattere “sociologico” e riguardava appunto il suo post sui cellulari sempre e dovunque attivi. A giudicare da quanto si vede dovunque e da parte di chiunque, anziani/e compresi, tutti hanno quanto meno decine (centinaia?) di conoscenti con cui connettersi e chiacchierare, molto spesso del nulla. Con grande disappunto di chi, come me, si sente alquanto a disagio ad essere costretta, ad ascoltare i fatti privati – litigi compresi – di chiunque incontri sul proprio cammino. E ormai non ci si salva neppure in biblioteca, all’ ospedale – i medici hanno in mano più il cellulare dello stetoscopio – in chiesa o al cimitero.
    Il cellulare funziona esattamente come un braccialetto elettronico ( sempre e comunque siamo raggiungibili e tracciabili) con per di più il fatto di farci sentire in colpa se non rispondiamo e costretti a scusarci magari con una bugia e di pagarlo anche caro.
    Io lo tengo quasi sempre spento ed è tutto un “come mai non hai risposto, ecc… ecc…”. E’ diventato ormai un obbligo essere sempre e dovunque reperibili, anche ai concerti, a quanto pare.
    Insista, Professore, ma temo sia una battaglia persa. Ormai ce lo hanno anche i bambini all’ asilo ( nel caso si imbattano in un pedofilo…)
    E’ il classico caso di bisogno indotto.

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  2. Stefano ha detto:

    Colgo l’occasione della domanda su Spira
    Mirabilis , per commentare l’ osservazione di Kurvenal, sul fatto che se la conosci, la eviti.
    Ebbene, devo dire che non è stato dal tutto inutile, assistere alla esecuzione della prima di Brahms da parte di questa compagine ( definirla orchestra è un po’ esagerato).
    In quanto mi ha permesso di capire quanto sia difficile eseguire una sinfonia di Brahms, da punto di vista tecnico, per gli orchestrali,
    e quanto sia importante la funzione del maestro concertatore. Forse, qualora si disponga di un ottimo maestro concertatore, si può giungere anche a una buona esecuzione, anche senza un direttore sul podio. Ma così non è stato; anzi, penso che non sia possibile ascoltare , al momento attuale , una prima di Brahms peggio di quella ascoltata da Spira Mirabilis. Naturalmente è una opinione personale, ho sentito anche giudizi positivi, e spero che qualcuno del pubblico dica la sua sul blog.

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  3. Maddalena Fiorio ha detto:

    Purtroppo io il 17 febbraio non conoscevo il suo blog.Mi dispiace molto perché i suoi interventi sono sempre preziosi.Avrei anche voluto sentire il suo parere sul concerto di Spira Mirabilis (Musica Insieme 27 novembre).Maddalena Fiorio

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